È stata una processione pacifica, che si è trasformata in una guerriglia. Gli scontri con la polizia e le bombe di carta hanno trasformato il centro di Roma in un campo di battaglia. In P.IVA, uomini d’affari e piccoli imprenditori si sono dati appuntamento in piazza Caviar per protestare contro l’ultima ordinanza del governo Cento combattenti di Forza Noua diventano eroi del conflitto in piazza del Bobolo. Un grande drappo, davanti alla bandiera italiana, sollevano slogan contro il premier Conte e lanciano bombe di carta in strada. Tra loro c’erano Giuliano Castelina e Roberto Fior, leader del movimento.
Giostra delle ombre
La guerriglia al centro dei combattenti di Forza Nua a Roma
Libert, Libert, Libert urlano mentre attraversa del Corso nel tentativo di raggiungere gli edifici aziendali. Forze di polizia grandi e ben organizzate, furgoni allestiti intorno alla piazza e gruppi di agenti antisommossa disperdono gli idranti più violenti. Cannoni con grandi getti d’acqua hanno circondato le strade vicine per disperdere i manifestanti. La piazza è ora allagata. Il treno più violento della manifestazione si svolge tra piazza del Bobolo e Porta Flaminia. La maggior parte dei rivoltosi che hanno preso parte alla processione con l’ascensore erano parcheggiati in zona ei cassonetti li hanno lanciati verso la polizia. Un moschettone ha fracassato i finestrini di un camion. Poi la battaglia si sposta a Ponte Regina Margarita, dove gli scontri sono ancora più aspri, con motorini e cassonetti distrutti. I manifestanti distruggono spille e scooter mentre corrono verso Via Cola de Rienzo nel tentativo di fermare la polizia. Qui, a Lungodever, le bottiglie vengono lanciate alla polizia. Guerra.
27 ottobre 2021 | 19:20
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